Alphonse Borras
SINODALITÀ E MISSIONE.
PERTINENZA TEOLOGICA E INCIDENZA CANONICA DI UN BINOMIO
Dall’inizio dell’attuale processo sinodale, si stabilisce la relazione tra la forma sinodale
della Chiesa e la sua missione in questo mondo, ovvero tra «sinodalità e
missione». Il presente studio intende mettere in rilievo, oltre l’apparente ecclesiocentrismo
del binomio (I), la vocazione di tutti ad attuare la missione affidata da
Dio alla Chiesa (II), che va dalla corresponsabilità di ciascuno al discernimento
comunitario (III), manifestando così la sinodalità della comunità ecclesiale (IV),
per poi vedere come la missione consiste nel «raggiungere tutti» (V) non comunicando
però il vangelo in un modo qualsiasi (VI) e, infine, concludendo riguardo
alla richiesta di rendere obbligatorio il Consiglio pastorale diocesano (VII).
L’impatto istituzionale del binomio sinodalità-missione in effetti non dev’essere
ignorato, per il rischio di ridurre l’espressione «Chiesa sinodale» a una mera formula
magica.
Since the beginning of the current synodal process, the relationship between the synodal
form of the Church and its mission in this world is established between «synodality
and mission». The present study intends, beyond the apparent ecclesiocentrism of this
binomial (I), to highlight the vocation of all to carry out the mission entrusted by God
to the Church (II), which goes from the co-responsibility of all to communal discernment
(III), manifesting on this way the synodality of the ecclesial community (IV), to
then see how the mission consists in «reaching out to all» (V), the Gospel not having to
be communicated any old how (VI) and finally concluding on the request to make the
diocesan pastoral council mandatory (VII). Indeed, to prescind from the institutional
impact of the «synodality-mission» binomial, runs the risk of reducing the slogan of a
«synodal Church» to a magical spell.
Paolo La Spisa
SPIRITUALITÀ, DIALOGO E IMPEGNO NELLA TESTIMONIANZA DI PAOLO DALL’OGLIO
L’eredit. spirituale che ci ha lasciato padre Paolo Dall’Oglio a dieci anni dalla
sua scomparsa . un lascito che deve ancora essere compreso in tutta la sua
complessit. e profondit.. In questo breve contributo si propone una lettura
di questa testimonianza che dia risalto a tre aspetti centrali della vocazione
del gesuita romano e della comunit. monastica da lui fondata: la spiritualit.,
la scelta di dialogo con l’islam e l’impegno civile e sociale nel mondo arabo
contemporaneo. Ognuno di questi aspetti . intrinsecamente legato all’altro in
una formula del tutto originale sebbene non esaustiva, altri infatti sarebbero i
punti essenziali della vocazione di padre Paolo degni di attenzione e di riflessione.
Per questo motivo il presente contributo si propone come un primo
tentativo di lettura che necessiter. di ulteriori e auspicabili approfondimenti.
Ten years after his disappearance, father Paolo Dall’Oglio has left us a spiritual legacy
that has yet to be understood in all its complexity and depth. This brief contribution
proposes a reading of the vocation of father Dall’Oglio that highlights three central
aspects: the spirituality of the Community of al-Khalil, the choice of dialogue with
Islam and civil and social commitment in the Arab world. Each of these aspects is
intrinsically linked to the other in a completely original though not exhaustive way. In
fact, there are other points of father Dall’Oglio’s vocation that are worthy of attention
and reflection. For this reason, this contribution is a first attempt at reading that will
require further and desirable insights.
Fabrizio Mandreoli – Michele Zanardi
LA TEOLOGIA DELLO SCAMBIO – COMMERCIUM/AUSTAUSCH – DI ERICH PRZYWARA
Una prospettiva centrale della sua proposta e una chiave teologica e filosofica per l’oggi
Parte II.
Un’introduzione alla vita (1889-1972) e alle opere
L’articolo presenta gli snodi principali del testo Commercium/Austausch di Erich
Przywara. L’opera può essere letta come una possibile sintesi del percorso della
riflessione del filosofo e teologo tedesco sui temi dello scambio salvifico e della sua
grammatica analogica. Nell’opera attraverso una serie di riduzioni ideal-tipiche
l’autore propone un disegno complessivo della sua visione del cristianesimo e del
mondo incentrata su una cristologia kenotica dello scambio salvifico che si dice
nel linguaggio – esistente nella creazione e tra creazione e creatore – della grande
somiglianza nella sempre più grande dissomiglianza. La conclusione del testo di
Commercium fa un riferimento complessivo e ricapitolativo al mistero originario
di Israele, che invita a sviluppare – in una successiva parte III – la presentazione
dell’opera con alcune notazioni e puntualizzazioni sulla complessa riflessione di
Przywara sul rapporto tra cristianesimo e Israele.
The article presents the main turning points of the text Commercium/Austausch by
Erich Przywara. The work can be read as a possible synthesis of the path of reflection
of the German philosopher and theologian on the themes of salvific exchange and its
analogical grammar. In the work, through a series of ideal-typical reductions, the author
proposes an overall design of his vision of Christianity and of the world centered
on a kenotic Christology of the salvific exchange that is said in the language – existing
in creation and between creation and creator – of great similarity in ever greater dissimilarity.
The conclusion of the text of Commercium makes an overall and recapitulating
reference to the original mystery of Israel, which invites us to develop – in a subsequent
part III – the presentation of the work with some notations and clarifications
on Przywara’s complex reflection on the relationship between Christianity and Israel.
Stefano Suozzi
TUTTO È SBAGLIATO E NON C’È VIA D’USCITA.
IL PROBLEMA DELLA RELIGIONE IN PHILIP K. DICK
Parte II
Proseguendo nel lavoro di ricostruzione e interpretazione della presenza della religione
nell’opera di Philip K. Dick, nella seconda parte di questo articolo viene
analizzata l’importanza del culto di Wilbur Mercer come modello alternativo allo
gnosticismo; la mancanza di effettualità della conoscenza in numerosi finali di
romanzo; il legame tra religione e morte; la fine della contro-cultura della California
degli anni ’60 e ’70; e il fallimento dell’ossessione interpretativa che ha
spinto Dick a cercare una spiegazione razionale dell’irrazionalità del mondo e
della realtà.
Continuing the work of reconstruction and interpretation of the presence of religion
in the work of Philip K. Dick, the second part of this article analyzes the importance
of the cult of Wilbur Mercer as an alternative model to Gnosticism; the lack of effectiveness
of knowledge in numerous novel endings; the link between religion and death;
the end of the California counter-culture of the 1960s and 70s; and the failure of
the interpretative obsession that prompted Dick to seek a rational explanation of the
irrationality of the world and of reality.
Nadia Toschi Vespasiani
RIFLESSIONI TEOLOGICO-MORALI SUL FENOMENO MAFIOSO.
IL CONTRIBUTO DI ENRICO CHIAVACCI
L’articolo intende presentare la riflessione teologico-morale di Enrico Chiavacci
(1926-2013) sul fenomeno mafioso e sulla valutazione morale dei comportamenti
ad esso connessi. Nel corso della sua vita accademica il moralista fiorentino è più
volte intervenuto su tali questioni, mettendo in luce l’assoluta incompatibilità tra
mafia e fede cristiana. La criminalità organizzata di stampo mafioso è radicalmente
antievangelica e i cristiani sono chiamati a lottare con impegno e determinazione
contro ogni forma di logica mafiosa e a contrastare apertamente i suoi codici
e modelli culturali in dialogo con tutti gli uomini e le donne «di buona volontà».
The article intends to present the theological-moral reflection of Enrico Chiavacci
(1926-2013) on the mafia phenomenon and on the moral evaluation of the behaviors
connected to it. During his academic life, the Florentine moralist has repeatedly
intervened on these issues, highlighting the absolute incompatibility between mafia
and Christian faith. Mafia-style organized crime is radically anti-evangelical and
Christians are called to fight with commitment and determination against all forms
of mafia logic and to openly oppose its cultural codes and models in dialogue with all
men and women «of good will».
Phyllis Zagano
DONNE DIACONO CATTOLICHE: UNO STATUS QUAESTIONIS
Dopo aver trattato delle donne discepole di Gesù nelle Scritture, l’autrice discute
la storia del diaconato femminile, citando testimonianze epigrafiche, liturgiche
e canoniche, seguite da discussioni accademiche sulla sua natura nel XVII e XX
secolo, sulle richieste contemporanee avanzate in ambito sinodale e sulle aperture
di papa Francesco sul tema.
After dealing with the female disciples of Jesus in the Scriptures, the author takes up
the history of the female diaconate, evoking the epigraphic, liturgical and canonical
evidence, then she presents the academic discussions on its nature in the 17th and
20th centuries, the contemporary requests formulated in a synodal framework and the
overtures of Pope Francis.